VITOLINI -SESA Non disputata

La caldaia dell’impianto intitolato a Mario Proietti non ha voluto infierire

 

FIBBIANA – SCALESE 1-2 (Dicomani/Annicchiarico, UniversalMonti)

BEFFA FIBBIANA (Titolo del DAU)

E’ una partita delicata quella che é stata programmata per le 14,30 a Le Graziani di Montelupo. Lo dice la classifica. di fronte Fibbiana, punti 5 e Scalese, 7. Siamo nella zona più calda della graduatoria, urge allontanarsi quanto prima.
La Scalese sembra più in palla rispetto agli avversari, gli uomini di Balduccelli coprono bene ogni zona del campo e si garantiscono un possesso palla maggiore rispetto ai  neroverdi di casa. Leggero dominio territoriale e possesso sfera che vengono legittimati intorno al 23° dal gol del vantaggio di Annichiarico, schierato per l’occasione come esterno alto a destra. Marco Monti, sicuramnete il migliore dei suoi é l’ispiratore dell’azione. L’attaccante gialloblu serve una bella palla al compagno il quale riceve spalle alla porta, si gira con prontezza e calibra il diagonale di sinistro a girare  che non lascia scampo a Giulione Morelli infilandosi con grazia nei pressi del palo più distante. VANTAGGIOSCALESEZEROAUNO.
Monti c’é, si fa sentire, si da da fare ma non tutta la Scalese incarna lo stato di forma del numero 11 in maglia gialloblu. Come succede ormai da 12 turni a questa parte, la squadra samminiatese trova il vantaggio, é incapace a gestirlo nel modo migliore ed inevitabilmente concede spazio agli avveersari. E’ successo anche al cospetto del Fibbiana, la quale a inizio ripresa ha cominciato a mancinare un po’ più di gioco rispetto ai primi 40 minti ed é giunta meritatamente al pareggio. Azione tutta sulla destra di Matteo Masoni che serve in profonditàà una bella palla a Dicomani, l’ex Viola é bravo a disegnare il diagonale che batte Lippi. UNOAUNO. Lippi in effetti fino a quel momento non aveva corso grossi pericoli, mentre Giulione Morelli si é messo in mostra per almeno un paio di interventi sullo scatenato Monti. Ma a 5 dal termine proprio Monti decide il match. Caponi serve all’attacccante la sfera quando questi si trova ad una distanza di 21,12 metri dalla linea di porta. Monti é leggermente spostato a destra rispetto alla porta stessa, si avvicina all’area finta di recarsi a destra eludendo l’intervento di un difensore e dopo aver alzato la testa calibra il sinistro che a girare scavalca Morelli e va ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali alla destra del portiere.APPLAUISIPERUNIVERSALMONTIESCALESEDINUOVOINVANTAGGIO.

La reazione del Fibbiana si concretizza con la conquista di un paio di corner dove alnche lo stesso Giulione partecipa in area per la soluzione vncnente ma nulla cambierà fino al triplice fischio. La Scalese ritrova la vittoria, esce momentaneamente dall violet zone e lascia inevitbilmente il Fibbiana immerso nella palude.
A fine gara un Dau non troppo felice:

Siamo cascati in un bel baratro. Non abbiamo fatto una bella partita, nel primo tempo in modo particolare. Abbiamo reagito bene nella ripresa, abbiamo meritatamente pareggiato e poi a 5 dal termine la beffa di questo gol di Monti che non so fino a che punto l’abbia cercato, disegnando una parabola velenosa che ha ingannto il grande Giulione Morelli.  Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.

 

LAZZERETTO – FERRUZZA 0-2 (Mazzeo, Zlatan J.)

Ci sono delle Grandi squadre che non fanno del gioco la loro  migliore arma ma il carattere. Crediamo sia il caso della Ferruzza di mister Parentini, che onestamente non incanta ma possiede qualcosa di più, di ancor più importante: quella consapevolezza di essere Squadra e di sapere ciò che vuole.
Nel sempre difficile campo del Via Bartali i bianconeri sbrigano la pratica Lazzeretto nei primi quaranta di gioco. Nel secondo amministrano consapevoli e con un pensiero alla coppa. Punto!
Il Lazzeretto con una serie di assenze di peso, tra quelle ormai croniche e quelle dell’ultima ora , non é in grado di opporre una gran resitenza alla capolista che trova il vantaggio intorno al minuto 15 a seguito di una bella azione che si sviluppa sul settore di destra. Combinazione veloce e pulita, tutta di prima tra Pippo Cecconi e Vanni, i due triangolano e il numero 7 in maglia nera si porta in posizione di cross indirizzando la sfera rasoterra all’indietro e verso l’area dove di corsa arriva Mazzeo che con il suo mancino trafigge Lelli. Qualche minuto dopo arriva anche il raddoppio, questa volta Mazzeo lo troviamo in veste di ispiratore e assistman. Il numero dieci della Ferruzza serve una palla a Zlatan J. Angerame proprio tra le maglie della linea difensiva del Lazzertto mettendo in condizione il suo compagno di trovarsi di fronte al classico piatto d’argento. Il capocannoniere del girone stoppa, incrocia con il destro e invita Pascà a riaggiornare il tabellone elettronico del Via Bartali. LAZZERETTOZEROFERRUZZADUE.

La ripresa come detto serve agli ospiti per amministrare e ai rossi di Paxia per tentare di riaprire i giochi. In effetti il Lazzeretto esercita una supremazia territoriale, si gioca prevalentemnete nella metà campo bianconera ma l’opportunità più ghiotta e purtroppo l’unica per i padroni di casa capita sui piedi di Riccio quando su una contropiede  intorno al minuto 10 colpisce la traversa della porta difesa da Di Vita. La stessa cosa capita anche alla Ferruzza che attraverso una ripartenza costruisce l’azione più pericolosa della ripresa. Un’ingenuità di Amarildo al lmite dell’area, permette a Lorenzo Casini di impossesarsi della sfera e di servire Pippo Cecconi che appena entrato in area indirizza la sfera con il suo destro verso la porta trovando anche’egli la traversa. La palla ritorna in campo e mazzeo a botta sicura la spedisce verso la porta., Lelli é battuto ma sulla linea un difensore evita il tris. Cacialli fischia tre volte e tutti sotto la doccia.
Proprio nella zona mista di Lazzeretto abbiamo intervistato il capitano biancorosso, arco Fabbri:

Oggi abbiamo incontrato una squadra più forte rispetto a noi. Nel primo tempo abbiamo commesso alcuni errori difensivi che ci sono constati cari mentre nella ripresa abbiamo lottato. Il Lazzeretto uscirà da questo momento no perché abbiamo un buon gruppo e sappiamo quello che possimao dare.

Anche il capocannoniere del girone ha rilasciato il suo commento:

Si, possiamo dire di essere una squadra cinica perché riusciamo a concretizare le occasioni che ci capitano. Se poi non dovessero bastare cercheremo di crearne di più. Per quanto riguarda la mia uscita dal campo, solo un pensiero alla coppa, bisogna dosare le forze.

 

MARTIGNANA- PONZANO 1-2 (Pachanga/Pieraccioli, K. Salvadori)

Al Bistecca Stadium si giocano la dodicesima, Martignana e Ponzano. Ponzano con undici assenze e tra attaccanti in panchina tra cui Puccioni che ha tolto il temometro qualche ora prima, Simone Bertelli con soli 4 allenamenti alle spalle e il solito inossidabile Mentor Pequini. Difesa inventata con Fanelli e Saltarelli centrali. Tra i padroni i casa in pratica manca quasi tutto il reparto arretrato. Alll’assenza di spicco di Andrea Bucalossi che però si difende benissimo con il microfono di Radio Lady, si aggiungono Corsi, Giannoni, Leo e Valenti. Mantellassi scala a fare il terzino a sinista e Bobo Foudal a destra.

Crea tanto il Ponzano ma concretizza poco. Pieraccioli ci deve provare almeno tre volte prima di centrare il bersaglio. L’ex Ginestra ci prova prima con una conclusione ravvicinata e a tu per tu con Benelli, l’attaccante giallonero manda il portiere da una parte e spedisce la sfera fuori dalla parte opposta. Più tardi sempre da posizione favorevole e a pochi metri dal’estremo difensore avversario calibra male e spedisce alto. Infine invena il gol nella circostanza poù difficile. Il numero 7 riceve palla dall’esterno e di contro balzo disegna il pallonetto vincente che beffa Benelli. GRANBELGOLEVANTAGGIOPONZANO.
Il Martignana gioca a sprazzi e soffre la buona organizzazione di gioco del Ponzano. Anche Barsottini ci prova ma la sua concusione non é precisa. Si sveglia il Martignana dopo lo svantaggio e lo fa prima con Kalu che servito bene da Pannochhi non riesce a fare la cosa più semplice ovvero spedire la palla in rete perché la indirizza addosso a Pistillo che ringrazia. Lo stesso Pistillo poi si esibisce in un ottimo intervento sempre su Kalu salvando il vantaggio acquisito.
Nella ripresa il Martignana sembra più organizzato e in palla. Al 15° Giuliani tira dalla distanza con gran forza, Pistillo respinge e Morelli non ne approfitta bollando ancora l’estremo difensore ospite. Scardigli manda in campo Gianni Morelli proprio nel momento in cui i gialloneri guadagnano una punizione dalla trequarti. E’ lo stesso Pachanga che si incarica di trasferire la sfera all’interno dell’area dove il velo galeotto di Mati, al suo rientro, permette di ingannare tutti e far rotolare la sfera alle spalle di Pistillo. UNOAUNOALBISTECCASTADIUM.
Dura poco la gioia di padroni di casa perché dopo 4 minuti Kevin Salvadori ristabilisce le distanze con un tiro micidiale scagliato dai 31,04 metri. Il suo destro coglie impreparato Benelli che in quel momento non occupava la migliore delle posizioni.

 

BASSA 2001 – CITY 0-1 (Campani)

Al Camp Mou l’unica cosa bella da ammirare per i primi 40 minuti é proprio il terreno di gioco preparato con la solita maniacale cura dal padrone di casa Mou Cammilli. Bassa e City non pervengono. Gara stanca ci dicono da Villanova che non regala assolutamente alcnu spunto di cornaca. Non sono li per accontentarsi Bassa e City ma la gara sembra possedere i connotati di un fine stagione senza impegno. Tra le note da segnalare, l’ottima, attenta e pungente guardia di Gargelli su Mercuri e un attivo Sprovvisto in mezzo al campo, sicuramente il più sveglio di tutti.
Cambia qualcosa nella ripresa, le due squadre paiono più vogliose e fanno vedere qualcosina in più a coloro presenti sugli spalti, pentiti di aver acquistato il biglietto addirittura in prevendita.
Il gol che decide il match arriva al minuto 14. Mercuri dal vertice destro dell’area di rigore bassese trasforma il suo possesso palla in un cross morbido che giunge in orbita secondo palo dove appostato si trova Campani, il quale colpisce di testa disegnando volutamente un pallonetto che scavalca Cinotti. La sfera si deposita dalla parte opposta, bella conclusione e applausi per il numero 8 del City, specialista in palombelle. UNOAZEROCITYEPALLAALCENTRO.
La reazione dei biancoverdi di Lucherini non é quella che si attendono i tifosi della curva. La squadra si affida ad impropri lanaci a raggiungere l’area di rigore dove però, gente esperta come Ragionieri e Marocco non ha nessuna difficoltà ad amministrare rendendo vano ogni tentativo avversario. Finisce con la vittoria dei ragazzi allenatada Innocenti, una vittoria che mantiene in cima alla zona che conta la squadra cerretese e che allontana per il momento capitan maccanti & C. Forse il risultato di parità avrebbe rispecchiato meglio ciò che si é visto durante gli 80 minuti ma se in squadra hai giocatori come Campani tutto può succedere.

Una nota a margine:
Sprovvisto alla vigilia aveva dichiarato un suo gol. Non sappiamo se la cosa gli costi una bevuta allo spogliatoio.

 

SOVIGLIANA 1999 – 4M 0-1 (EMADANZI)

E’ stata una partita di amatori vera. Dove due squadre di amatori ci sta che possono fare o prendere gol per distrazione, errore o episodi particolari. Questa volta é toccato a noi dopo che posso dire che siamo stati anche sfortunati visto che nel primo tempo abbiamo colpito una traversa. E poi stiamo giocando da 4M.

Sono le parole di mister Andrea StramacCiani in Ui zone a Petroio. Una gara come ha sottolineato il tecnico empolese tipica e classica da amatori dov entrambe le squadre hanno incarnato nel migliore dei modi lo spirito che richiede questo tipo di calcio. Non ha vissuto di particolari emozioni oltre all’episodio che ha deciso il match.

E’ il 4M che parte meglio e proprio in apertura é Giraldi ad impensierire la retrogruardi soviglanese. Più tardi invece l’occasione più ghiotta dei primi 40 di gioco: IbraDik con un soffice pallonetto scavalca il portiere ma vede la palla da lui calciat sbattere contro la parte bassa della traversa, toccare la linea di porta e poi rientrare in campo.
Molto maschia la gara nella ripresa, Sani per doppia ammonizione lascia i suoi in 10, i due portieri non sono quasi mai chiamati in causa fino allo scadere quando il 4m guadagna una punizione dai 33,87 metri. Sulla palla Ema Danzi, in campo da circa 17 minuti. Il suo sinistro proietta la sfera nell’aere dando l’impressione di non dover mai planare ma questa all’improvviso sceglie la via migliore, quella del sette e così finisce proprio alle spalle di Zotta che forse neanche con la play station avrebbe mai potuto intercettare la poesia del numero 4 di Via dei Cappuccini. GOL4M. Esultanza e gioia irrefrenabile per i due punti conquistati proprio con una diretta concorrente per la salvezza. Il 4M con questa vittoria sale a quota 7 scavalcando proprio Soviglana e Martignana e portandosi in un colpo solo fuori dalla violet zone. Un bel salto per i quattromorini. Ilmigliore in campo questa settimana porta il nome di Giani Cetti, inesauribile.

Di admin

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