LE PAGELLE DELLA NAZIONALE A PONTEDERA

BAGAGLI 7 – Sfortunato nella sequenza dal dischetto dove per pochi centimetri non arriva su almeno un paio di conclusioni avversarie, ma negli 80′ regolamentari compie due ottimi interventi, uno per tempo, su Cignoni e Pinori

BASSI 5.5 – L’esterno del Rosselli resta molto timido sulla corsia di destra, senza esibirsi nelle scorribande con cui abbiamo imparato a conoscerlo e nell’occasione del primo rigore, seppur generoso, pecca di ingenuità. 54′ BORGIA 6 – Appena entrato la squadra subisce il rigore dell’1-2 proprio durante il passaggio alla difesa a tre, ma col trascorrere dei minuti prende coraggio anche se un suo scivolone da ultimo uomo spalanca la strada al contropiede valderano, che per sua fortuna viene vanificato. Nel recupero, però, salva anche un pallone quasi sulla riga.

LA ROCCA 7.5 – Forse il migliore dei suoi. Sebbene abbia il suo da fare con Samb, l’esterno del City spinge anche con buona insistenza e disegna alcuni invitanti traversoni al centro, fino alla strepitosa giocata con cui innesca il pari di Bartolotti. Chirurgico, poi, dal dischetto.




PASSARIELLO 6 – Buon primo tempo fatto di accelerazioni sulla sinistra e qualche buona giocata, oltre al corner da cui scaturisce il vantaggio. Cala vistosamente nella ripresa. 54′ MACCANTI 6 – In campo combina ben poco, ma al momento di trasformare il suo rigore è implacabile.

LASCHETTI 6 – Commette ingenuamente il fallo del secondo rigore con l’avversario sul lato corto dell’area, ma sbroglia di fisico ed esperienza anche un paio di situazioni spinose.

RAGIONIERI 6 – Anche il centrale del City non da proprio l’impressione di tutta quella sicurezza, sebbene specialmente nel gioco aereo si faccia rispettare.

Cianti
Gianluca Cianti (Vitolini), mentre riceve la coppa per il secondo titolo regionale consecutivo vinto dalla Nazionale

CIANTI 6 – Ha provato a dare ordine alla manovra, ma con scarsi risultati. Meglio in fase di interdizione che in quella di impostazione, dove è stato troppo discontinuo.

LEONCINI 5.5 – E’ vero che ha ricevuto un trattamento particolare dagli avversari, ma non è stato il “Ciolo” che abbiamo imparato ad ammirare. L’ultimo Pallone d’Oro ha sbagliato la misura di tanti passaggi ed è arrivato, per altro in maniera sbilenca, alla conclusione soltanto una volta nell’arco degli interi 80′. 83′ SQUARCINI 8 – Potrà sembrare un voto esagerato visto che non ha praticamente giocato, ma entrato solo per tirare un rigore si è trovato a calciare quello decisivo, dopo un errore degli avversari. Un pallone peso come un macigno, che la sua immensa classe ed eleganza hanno tranquillamente trasformato nella seconda vittoria consecutiva. Quando conta non sbaglia mai.

BARTOLOTTI 8 – Tocca due palloni e fa altrettanti gol, salvando da sconfitta certa la nostra Nazionale. Specialmente nella ripresa viene spesso sovrastato dagli attenti difensori valderani, ma con malizia e astuzia è anche prezioso nel guadagnare diverse punizioni sulla trequarti. Completa l’opera trasformando con freddezza il primo penalty.

CAVALLINI 5.5 – Una sua punizione ci ha portato a Pontedera, ma sul terreno del “Mannucci” non ha brillato. Tanta corsa e qualche buona chiusura, ma anche troppi errori in fase di disimpegno. 69 MARITI 6 – Stesso discorso per il compagno di club Maccanti. Il suo impatto sulla gara è praticamente nullo, ma anche lui si dimostra un ‘cecchino’ nella lotteria dei penalty.

LARINI E. 5.5 – Poco incisivo dalla trequarti in avanti, là dove invece ci ha abituato a saper fare la differenza. Prova qualche spunto nella ripresa, ma non riesce mai ad arrivare alla conclusione. 60′ BARSOTTINI 5.5 – Non pervenuto.

Alano
Il C.T. Alano Galligani (Vitolini) con la seconda coppa regionale vinto con la Nazionale in altrettante edizioni disputate

MISTER ALANO GALLIGANI 9.5 – Ci siamo fermati appena sotto il massimo votabile solo perché questa nazionale è forse stata la più brutta della sua gestione. Ma c’è poco da fare, quando c’è da vincere nessuno come lui sa come si fa. Chiamatelo pure ‘fattore C’, ma quando i gol decisivi nei minuti finali diventano una piacevole abitudine è difficile pensare che siano sempre frutto del caso, bensì di un silenzioso ma costante lavoro sulla testa e sulla mentalità di un gruppo di giocatori che, pur cambiando nel tempo, finisce sempre per assomigliare al suo condottiero. Intanto sarà necessario allargare la bacheca di casa, perché 8 titoli cominciano ad essere un po’ ingombranti da esporre.

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