FINALISSIMA 

CASTELLANI – 28 Maggio 2022

VITOLINI – FERRUZZA 0-1 

VITOLINI: Montenegro – Salvadori, Giraldi, Della Scala, Crocetti (78′ Barsottini) – Cianti, Lopomo (66’ Cavallini), Leoncini (56′ Cambi) – Berni (81′ Ruggero), Rossi, Sordi (71’ Parrini). A disposizione: Lupi M., Rosafio, Tamburini, Sabatini. Allenatore: Boschi.

FERRUZZA: Cecconi – Bertelli, Botrini U., Botrini L. (51′ Morelli G.), Sollazzi (66’ Camilletti D.) – Pagni (47′ Maffei), Bettini, Paolieri (59′ Ciambotti) – Campigli, Angerame (80’ Caponi), Morelli M. (62’ Vanni). A disposizione: Moroni, Camilletti L., Cordua. Allenatore: Parentini.

ARBITRO: Semararo (assistenti Caparrini e Cerelli, quarto uomo Cappelli).

RETE: 11’ Botrini U.

NOTE: Espulso al 77’ Ciambotti (F) per gioco scorretto.

 

PRIMO TEMPO

Sono passati 1113 giorni da quando celebravamo la vittoria del REAL ISOLA ai danni della CASA CULTURALE e finalmente, ieri sera, siamo tornati ad assaporare l’atmosfera del TEMPIO, vestito a festa per la finalissima scudetto del nostro amato CALCIO MAGGIORE. Non tutta la tribuna era a disposizione, il terreno di gioco non proprio al top come lo conoscevamo, ma quello che conta è che siamo tornati a calcare il palcoscenico più importante per ricordare a tutti che il CALCIO MAGGIORE è ancora quello fatto di passione, voglia di rincorrere un obiettivo tutti insieme, sfottò, lealtà e gioia incontenibile.

In campo stavolta ci sono FERRUZZA e VITOLINI, al primo incrocio in una finalissima, ma che in questa stagione si erano già affrontate nella 1a giornata della seconda fase, impattando a reti bianche. Nella Ferruzza sono 4 i superstiti dell’ultimo successo nel 2018 nell’undici di partenza: GLAUCO CECCONI tra i pali, SOLLAZZI sull’out di sinistra difensivo, l’ex pallone d’oro CAMPIGLI qualche metro più avanti sulla stessa fascia e “ZLATAN” ANGERAME, anche con la fascia di capitano al braccio, punta centrale. Altrettanti nella formazione di partenza “All Blacks” che alzarono al cielo il primo storico trofeo della società del Montalbano nel 2016: GIRALDI al centro della difesa, CIANTI e “CIOLO” LEONCINI in mezzo al campo e SORDI sulla trequarti offensiva mancina. Stesso tecnico naturalmente per i bianconeri fucecchiesi, MAURO “EL LOCO” PARENTINI mentre nel Vitolini a dare indicazioni c’è un certo TOMMASO BOSCHI, pilastro del centrocampo vinciano nella finale di 6 anni fa (con alle spalle il pluridecorato ALANO GALLIGANI che di quel successo fu il condottiero). La direzione di gara è affidata al “TARANTINO” SEMERARO, che si avvale della collaborazione degli assistenti PATRIZIO CERELLI e ANDREA CAPARRINI con ALESSIO CAPPELLI nel ruolo di quarto uomo.

La gara inizia subito con un’occasione per parte: prima ZLATAN ANGERAME sfonda sulla destra e appena entrato in area mette in mezzo un invitante pallone, su cui però non trova nessun compagno pronto alla deviazione vincente. Poi la risposta del Vitolini con un elegante colpo di tacco di BERNI a smarcare in area CIANTI, il quale apre il piattone e colpisce a botta sicura, ma trova la deviazione di un difensore che vale soltanto il corner. Poi la partita si sblocca. Corre l’11’ infatti quando sugli sviluppi di un corner dalla destra, SOLLAZZI pennella un perfetto traversone sul secondo palo, dove UMBERTO BOTRINI si eleva in area, schiaccia il bottone secondo piano e, appena si aprono le porte, impatta la sfera spedendola oltre la manona protesa di MONTENEGRO, la rete si gonfia, il tabellone luminoso si accende, la FERRUZZA è in vantaggio.

 

SECONDO TEMPO

Dopo l’intervallo, dagli spogliatoi esce un VITOLINI ancora più determinato a riequilibrare le sorti della partita e, infatti, nei primi minuti della ripresa è un monologo degli “All Blacks”. Al 43′ CIANTI disegna un delicato quando elegante lob a scavalcare UMBERTO BOTRINI per pescare in area ROSSI, il quale però non riesce ad agganciare per un soffio il pallone che gli avrebbe poi potuto scaricare verso CECCONI senza troppo disturbo. Passano due minuti e la scena si ripete: stavolta e KEVIN SALVADORI a liberarsi bene di un paio di uomini e a disegnare una invitante parabola sul settore destro dell’area di rigore per il solito ROSSI, che da posizione leggermente defilata prova la spettacolare acrobazia ma senza inquadrare lo specchio della porta. Infine, al 49′ ecco l’occasione più ghiotta per il VITOLINI: lancio lungo dalle retrovie, ROSSI prende bene il tempo al diretto marcatore, regge l’urto e calcia a rete cadendo con il suo sinistro, ma nel frattempo CECCONI è prontamente uscito dalla propria porta respingendo col corpo.

Si arriva così agli ultimi dieci minuti di gioco, che la FERRUZZA è costretta a giocare in inferiorità numerica per il cartellino rosso sventolato ad “AC7” CIAMBOTTI, reo di essere intervenuto fuori tempo su DELLA SCALA. Il VITOLINI prova quindi a stringere i tempi, mandando dentro tutti gli altri attaccanti a disposizione (PARRINI e poi BARSOTTINI) ad eccezione del suo bomber principe “IL MAGNIFICO” SABATINI, in panchina solo ad onor di firma a causa di un infortunio alla caviglia. Più che occasioni vere e proprie, però, sono due episodi dubbi in area per cui recrimina la squadra del presidentissimo MIRKO PROIETTI: prima sugli sviluppi di una punizione dal limite di DELLA SCALA la palla viene respinta da un uomo in barriera con il braccio, movimento congruo a quello del corpo oppure no? SEMERARO non ha dubbi e lascia proseguire, così come quando nel tentativo di girarsi PARRINI finisce giù a pochi passi da CECCONI, trattenuto alle spalle da un avversario. In questo caso la decisione arbitrale ci ha lasciato più di qualche dubbio.

Il tabellone luminoso, appositamente realizzato da “MOU” CAMMILLI per l’occasione, si era alzato per indicare cinque minuti di recupero ma il risultato non cambierà più e al triplice fischio finale una scena già vista: l’ennesimo tripudio ferruzzino con un “EL LOCO” PARENTINI che si inginocchia davanti alla sua panchina sommersi dagli abbracci del fido scudiero SASCIA SENESI e di tutti gli altri componenti. In campo, intanto tutti i protagonisti si stringono però la mano  ancora prima di lasciarsi alla gioia o alla delusione, a seconda dalla parte di dove si guarda questa finale. E questa è l’immagine più bella di un intero movimento che nonostante le tante difficoltà degli ultimi anni si è dimostrato ancora vivo e voglioso di tornare alla normalità. COMPLIMENTI A TUTTI!!!!

 

 

 

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